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La redazione

Caro martin... Riflessioni sul cinema di Martin Scorsese



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“Ma non doveva essere un cineforum?”. Otto film e mezzo doveva effettivamente essere un cineforum. Ma il genitore 1 e il genitore 2 dell’associazione hanno deciso di andarsene uno a Padova e uno a Barcellona. Ci siamo chiesti dove ridirigere gli sforzi di mesi e mesi passati a compilare pile di moduli online. E poi l’illuminazione: “Faremo una rivista!”. Gente strana insomma, si parte per la luna e si finisce all’autogrill. Ma come diamine si fa una rivista? Non sapevamo da dove partire ma sapevamo con chi partire. Perché proprio Scorsese? Ma come si fa a non parlare di Scorsese quando nel suo ultimo film ci sono sia Di Caprio che De Niro?

Ecco noi ci auguriamo tanto che questo piccolo esperimento non sia un viaggio in autogrill, ma se lo dovesse diventare non abbiate riserve e rubate tutte le caramelle che riuscite a infilare nel cappotto. Non vorremmo nemmeno che sia un viaggio sulla luna, perché non crediamo che sia un “grande passo” proprio per nessuno (e “che fatica” se lo fosse).

Non volevamo che fosse una pedante dissertazione su come “è cambiata la rappresentazione della violenza nei suoi film da Taxi Driver in avanti” per dirla con Nanni Moretti; ma neanche che fosse povero di spirito.


Qui dentro non troverete otto film - spiace deludervi - ma otto simpatici ragazzi che hanno scritto le cose più interessanti che potessero venir loro in mente a proposito di Martin. Questi 8 pezzi gravitano tutti intorno all’ultimo film, Killers of the Flower moon uscito ormai un mesetto fa: c’è chi è rimasto folgorato, c’è chi è rimasto deluso, chi (anche giustamente) annoiato e chi crede che Scorsese nonostante l’età - forse in virtù di essa - non sia mai stato maestoso quanto ora.


In ogni caso, questi otto articoli (o recensioni, digressioni, analisi, come volete insomma) sono anche otto lettere d’amore al nostro Caro Martin. Per chi come noi è cresciuto riguardando i suoi film fino a consumarli, ritrovandosi la mattina - arrabbiato col mondo - a parlarsi allo specchio come De Niro in Taxi Driver (“ma dici a me?”) o sognando un giorno da Jordan Belfort in The Wolf of Wall Street, Scorsese non è un regista fra tanti. E chi in fondo non ha avvertito un brividino percorrergli la schiena trovandoselo sullo schermo a fine film? Noi si.


Buona lettura.


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